La celiachia è una reazione immunitaria al glutine, una proteina che troviamo in alcuni cereali, come il frumento, l’orzo, il farro, la segale e il kamut. La responsabile dell’effetto tossico per il celiaco è la prolamina, una delle frazioni proteiche che costituiscono il glutine, che agisce esclusivamente se introdotta all’interno dell’organismo tramite ingestione. La conseguenza è un’infiammazione che danneggia il rivestimento dell’intestino stesso provocando gravi danni alla mucosa intestinale quali l’atrofia dei villi intestinali, e ostacolando l’assorbimento di alcuni nutrienti essenziali.

Ci sono alcuni sintomi che possono dare l’allarme su questa malattia:

1. Gonfiore, dolore addominale e diarrea: i sintomi intestinali più diffusi in caso di celiachia.

2. Stanchezza cronica: una sensazione costante di debolezza e mancanza di energia può accompagnare quotidianamente chi soffre di celiachia e ancora non lo sa.

3. Iponutrizione e perdita di peso: la celiachia ostacola l’assorbimento di importanti nutrienti che l’organismo ottiene dal cibo. Per questo può comparire uno stato di iponutrizione con conseguente dimagrimento.

4. Anemia: una conseguenza extraintestinale frequente della malattia celiachia è una diminuzione di emoglobina nel sangue, vale a dire l’anemia (che spiega in parte la sensazione di stanchezza cronica).

5. Dermatite erpetiforme: è attualmente considerata come la variante cutanea della malattia celiaca, ovvero la cosiddetta “celiachia della pelle”, e si manifesta soprattutto in corrispondenza di gomiti, ginocchia e glutei.

Se si sospetta di essere celiaci è bene rivolgersi al proprio medico curante che indirizzerà verso gli opportuni esami da effettuare per confermare o escludere l’ipotesi.